Sala 7
Il piccolo dipinto su rame è firmato e datato Carlo Markò, 1848. Il pittore ungherese Carlo Markò (1791-1860) crea una scena idillica e classicheggiante nella quale permane l’esempio dei grandi maestri del passato. La vegetazione è folta e varia, i colori caldi e ambrati rimandano alla stagione autunnale. Le figure che si intravedono nel paesaggio sono tanto piccole da far risaltare la grandiosità della natura.
Paesaggio seicentesco fine nell’esecuzione e nella resa dei colori. Toni perlacei e luminosi si contrappongono a cromie più scure in un contrasto chiaroscurale di grande raffinatezza. Il paesaggio si apre su un’ampia vallata, sovrastata da un cielo grigio e nuvoloso. Due uomini sulla destra imboccano una strada tortuosa e altre due piccole figure sono accennate al centro della scena. Sullo sfondo si intravede un piccolo borgo adiacente il mare.
Suggestiva improvvisazione pittorica – databile al XVIII secolo – di un paesaggio costruito attraverso una pennellata libera e briosa. L’artista presta grande attenzione ai valori cromatici e agli effetti luministici del mondo naturale, mostrando la conoscenza dei paesisti fiamminghi e olandesi. Il paesaggio, folto di alberi sulla sinistra, si apre al centro su un cielo azzurro con nubi bianche. Sulla destra sono raffigurate due piccole figure, mentre altri personaggi, appena accennati sullo sfondo, sembrano dirigersi verso un paese lontano.
Paesaggio settecentesco, probabilmente di ambito napoletano. In primo piano si vedono alcune figure di pastori che riposano mentre il loro bestiame pascola in riva al mare. Il paesaggio è roccioso; da esso si dipartono piccole insenature che si scorgono in lontananza. Si intravedono centri abitati e montagne appena accennate sullo sfondo.
Pitture di maniera che guardano ai dipinti dei maggiori “marinisti”, da Salvator Rosa a Claude Lorrain. Soggetto dei due dipinti, che costituiscono un pendant nonostante la lieve diversità di misura, sono le attività all’interno di un contesto portuale. L’artista si fa interprete di una precisa realtà sociale che riproduce prestando particolare attenzione agli aspetti luministici.
Schede tecniche a cura della Dott.ssa Chiara Tonet
Bibliografia: G.V. Castelnovi, La Raccolta Rambaldi di Coldirodi, Bordighera, Istituto Internazionale di Studi Liguri, 1988; L. Magnani, Schede Ministeriali OA della Pinacoteca Rambaldi di Coldirodi, 1982.