La raccolta libraria
Annessa alla Pinacoteca Rambaldi si trova l’omonima e altrettanto preziosa Biblioteca Rambaldi. Il piccolo complesso culturale caratterizza e valorizza da più di un secolo il centro coldirodese che per questo è segnalato nelle principali guide turistiche italiane e straniere.
La biblioteca deriva dal lascito di Padre Stefano Rambaldi (1803-1865) che destinò al paese d’origine la sua raccolta libraria ricca di volumi antichi e rari. Il complesso di quadri e libri, assolutamente complementari, offre uno spaccato del gusto e della personalità di un autorevole uomo di cultura di metà Ottocento.
Padre Rambaldi, profondo conoscitore d’arte e di lettere, uomo di chiesa e patriota raccolse una ricca collezione di testi antichi, incunaboli e cinquecentine, testimonianza di interessi culturali venutisi a creare nel vivace ambiente fiorentino della prima metà dell’Ottocento.
La consistenza attuale della biblioteca è di 5000 documenti dei quali 4826 derivati dal fondo originale: una pergamena, due manoscritti antichi (entro il 15. secolo), manoscritti moderni, lettere, incunaboli, cinquecentine e 4695 volumi stampati tra il 17. e i 19. secolo. Fra le opere più rare si segnalano la Historia naturalis di Plinio, edita a Venezia nel 1476; la Bibbia in latino del Renner di Venezia, del 1480; le Historiae romanae decas di Tito Livio, stampato a Venezia nel 1470. E’ presente anche un piccolo numero di volumi acquisiti successivamente la morte del Rambaldi tra i quali si segnalano quelli di un altro collantino famoso, il padre barnabita Giovanni Semeria (1867-1931), autore di libri religiosi e noto predicatore.
La formazione fondamentalmente umanistica, l’interesse per i canoni classici e gli studi religiosi caratterizzano l’intera raccolta che, se pur letta come esempio di gusto e testimonianza di una specifica formazione culturale, non perde ancora oggi di valore intrinseco.
Altrettanto prezioso è l’epistolario di Paolo Stefano Rambaldi con illustri scrittori e figure significative del Risorgimentio italiano, quali Silvio Pellico, Vincenzo Gioberti, Alessandro Manzoni, Massimo D’Azeglio.
La Biblioteca Rambaldi dipende dal Servizio Museo del Comune di Sanremo. La consultazione dei volumi è riservata agli studiosi che ne fanno richiesta ed è possibile accedervi grazie ad un inventario, compilato nel 1972, che ne definisce l’attuale consistenza.
Dott.ssa Loretta Marchi